"Merlettando"



Ho deciso di creare una serie di piccole ciotoline "merlettate" decorate all'interno con cristalline di vari colori.
Questa l'ho realizzata imprimendo sull'argilla un vecchio centrino di mia madre e ho scelto di decorare solo l'interno con il turchese, incidendo la superfice intorno con un motivo molto semplice.


"In...ciotola!"

 Quando si fanno laboratori con bambini o ragazzi diversamente abili, che siano svolti in classi o in strutture private, viene facile pensare che verrà utilizzato un approccio alternativo e che, di conseguenza, i manufatti ottenuti avranno un rilievo diverso.
Quello che, in realtà, ho imparato nel corso degli anni, grazie al lavoro con i ragazzi del progetto "Pandora Ability" di Cava dei Tirreni è la loro straordinaria capacità artistica.
In questo laboratorio i veri protagonisti sono stati gli alunni di una classe di quinta elementare e le ragazze di Pandora Ability che ci hanno dato il loro prezioso aiuto.
Si è deciso di far realizzare delle ciotole  in argilla bianca. La scelta dei motivi decorativi è stata lasciata al singolo bambino, così che ognuno potesse esprimersi liberamente.
A noi, è spettata solo la scelta dei materiali. Potevano sbizzarirsi con ogni forma, imprimere motivi decorativi o realizzarne dei nuovi.




"Sospeso fra cielo e terra"

Per un bambino la realtà va oltre ciò che vede con gli occhi. Di un albero, ad esempio, disegna anche le radici che normalmente non sono visibili. Questa connessione fra quello che si vede e quello che si conosce, mi ha sempre incuriosito e lavorando a stretto contatto con la generazione dei più piccoli, è facile scoprire i segreti dei loro capolavori, con disegni dove il concreto si mescola all'immaginato.
Ho ragionato in questo modo nel dipingere questo piatto maiolicato. Non ho voluto nascondere ma mostrare ogni particolare come le radici che sembrano solo sfiorare la terra sottostante.
Come sospeso, appunto, fra cielo e terra.



"Il borgo antico e i suoi portici"


In vista di un evento molto importante, col gruppo dell'associazione Pandora di Cava dei Tirreni di cui da anni faccio parte, ci siamo riunite per il primo incontro sull'opera collaborativa.
Per omaggiare la città di Cava che ospiterà l'evento abbiamo ricostruito, con l'aiuto di un supporto cartaceo disegnato e stampato in precedenza, l'antico portico del borgo.
In seguito si sono realizzati con la tecnica del bassorilievo tutte le arcate che andranno ad ospitare le nostre "Matres".
Simili a quelle progettate e realizzate per la mostra "Vertex" dello scorso agosto 2017, le "Matres" del nuovo progetto veranno poste al centro di queste.
In serata erano state create molte arcate, diversissime fra loro ed esprimevano al meglio lo stile e la creatività di ognuna di noi.
La dimostrazione che il lavorare è un momento di crescita individuale e fonte di stimoli sempre nuovi.


"L'isola che... c'è"

Questo è uno di lavori che ho disegnato di getto, seguendo l'istinto e rischiando che ne venisse fuori un disastro nella fase di realizzazione.
Questa maiolica era presente alla mostra Vertex- La via del possibile e non so dire con precisione perchè nel rappresentare l'isola Li Galli, da cui il lavoro prende il nome, mi sia ispirata ad una donna che fissa l'orizzonte, "vestita" di una rete da pesca.
 Posso solo dire che l'idea mi è nata mentre ero in auto, in una afosa serata di inizio agosto. In penisola sorrentina, l'unica nota positiva nel restare bloccati nel traffico è il restare incantati dal paesaggio.
Ed è stato, guardando il mare, che ho pensato a questo soggetto.
Il paesaggio e la natura che mi circonda saranno sempre una fonte inesauribile di ispirazione, la forza dalla quale trarre ogni mia idea.





"Foglie sotto vetrina"



Un po' di tempo fa, passeggiando per le strade del mio paese, mi sono imbattuta in una pianta bellissima di geranio. Non sono riuscita a restistere alla tentazione di portarmi a casa alcune foglie.
Osservavo le venature con le loro ramificazioni, così perfette da sembrare disegnate.
Così, quando ho realizzato questo vassoio in argilla bianca, mi è sorta spontanea l'idea di imprimervi le foglie all'interno, per cristallizzare nel tempo la loro bellezza.




"Emozioni di creta"


 Forse una delle cose più belle che vedo quando lavoro in laboratori di ceramica è l'interazione fra adulti e bambini mentre lavorano insieme.
Questa materia così naturale, straordinaria nella sua semplicità, spesso, riesce a far da collante fra genitori e figli o nonni e nipoti.
Ricordo con particolare nostalgia i laboratori svolti, ormai la scorsa primavera, alla mediateca di Cava dei Tirreni.
Fra tante mamme che accompagnavano i loro piccoli al corso pomeridiano, vi era una nonna che restava a lavorare con noi e con sua nipote.
Era emozionante vederle insieme e poter contribuire al ricordo che si stavano costruendo.
Il laboratorio era dedicato alla figura di Picasso e la scelta era stata quella di far  modellare dei volti ma ampio spazio è stato dato, come sempre, alla creatività libera di tutti i partecipanti. Di grandi e piccini!



"L'oca bianca"


 Mi sono sempre piaciute le oche, fin da bambina quando con mia mamma e mia nonna passeggiando per Positano le incontravamo nel giardinetto di un albergo dove è possibile trovarle ancora oggi.
Spesso nel fare quella stessa strada mi soffermo per un paio di minuti ad osservarne le bellissime piume, le trovo eleganti e simpatiche.
Per questo sottopentola smaltato ho voluto fare un salto nel passato come a fermare nel tempo e nella ceramica un mio ricordo d'infanzia.














"Un buongiorno al .... gioco!"

Anche quest'anno una delle piazze della mia città ha dato spazio ad un'evento particolarmente divertente.
Un vero e proprio percorso con giochi antichi è stato creato per tutti i visitatori e che essi siano stati adulti o bambini, non ha avuto alcuna importanza, per la varietà di giochi presenti e la curiosità che destava in grandi e piccini.
Il lancio di partenza è stato dato al mattino ma l'evento si è protratto fino al tardo pomeriggio.
Ero presente anche io con un laboratorio molto libero dove ogni bambino potesse esprimere tutta la sua creatività nel gioco.
Questo era l'obiettivo, divertendosi giocando con un materiale che probabilmente non conoscevano.
Senza i condizionamenti degli adulti e la costrizione attorno ad un tema prestabilito, ne sono usciti lavori sorprendenti.
Questi in foto, sono i lavori dei più piccoli del gruppo.
C'è chi ha rappresentato il paesaggio che avevamo intorno, chi un pupazzo di neve e chi... la mamma e il papà.





"English breakfast"

La prima volta che andai a trovare mia zia Giulia in Inghilterra ero solo una bambina ma ricordo benissimo l'emozione che provai non appena l'aereo atterrò nell'aeroporto inglese di Luton.
Avevo messo piede sul famoso territorio britannico, quello di cui sentivo tanto parlare mia zia nelle sue lettere e nei suoi rientri in Italia quando veniva a trovarci in estate. Lei ne era innamorata e mi ha trasmesso in eredità l'amore smisurato che provava per quei luoghi.
Io ho amato da subito le aperte campagne verdeggianti, il tè rigorosamente con latte ed anche, se pur bizzarro, il clima così mutevole. E' come se la pioggia rendesse più affascinante e misterioso l'intero paesaggio e arricchisse l'aria di un profumo intenso e particolare.
Ho percepito di nuovo quello stesso odore anni dopo, quando per un secondo viaggio sono ritornata in quei posti.
Mia zia usava ogni mattino e all'immancabile ora del tè, un servizio di porcellana inglese, in blu antico come il colore di questa mattonella maiolicata.
Viene scontato dopo la mia premessa capire quanto io sia legata a questo colore e quanto mi emozioni utilizzarlo nei miei lavori.
E' quel pizzico di nostalgia che rende, a me unico, quel soggetto.